martedì, giugno 20, 2006

Diario dai Balcani. Taxi?

muoversi in taxi qui costa poco. una corsa urbana per mezzo euro circa. tuttavia muoversi in taxi puo' non essere cosi' semplice. in una citta' dove nomi di vie e numeri civici contano piu' o meno niente, fornire indirizzi all'autista e' pressoche' inutile. l'autista non vi dira' che non lo sa, che non conosce la vostra destinazione, piuttosto partira' ugualmente, alla cieca, fermandosi ogni tanto in qualche posto e indicandolo soddisfatto, credendo di avervi portato alla meta. oppure comincera' a girare intorno.

una volta ho fatto cinque volte il giro di un isolato. mi stava venendo mal di mare. dopo il secondo giro chiedo al taxista di scendere, lui insiste per trovare l'indirizzo. abbassa il finestrino per chiedere ai passanti. niente. nessuno sa. telefona a qualcuno per chiedere. niente. guarda e riguarda il foglietto che gli ho dato a inizio corsa e dove mi avevano scritto l'indirizzo. come se nel giro di pochi secondi l'appunto sul foglietto potesse cambiare e svelare la soluzione del mistero topografico. niente. alla fine si arrende e mi lascia scendere. mi dico che la prossima volta mi metto in borsa una xamamina.

adesso so come funziona. i taxisti, cosi' come tutti gli altri, si orientano in citta' grazie al nome di edifici, negozi, ristoranti. io per esempio abito di fronte alla posta grande. una volta capito il trucco tutto e' semplice ed economico. 50 centesimi e sei alla meta.