sabato, aprile 08, 2006

L'eclettismo della mortadella (sottotitolo: no, non sto violando il silenzio elettorale)

leggo su Dove di aprile un servizio sul salume considerato umile per definizione e subito mi compaiono davanti rosette imbottite con la mortadella e mi sento come d'incanto alla gita delle elementari, con il panino avvolto nella stagnola e la bibita calda estratta dallo zainetto.


a quanto pare c'e' invece in corso una rivisitazione chic della mortadella. sembra che abbinarla allo champagne sia l'ultima perversione culinaria. sembra che a Roma preparino pizza bianca profumatamente accompagnata dalla signora mortadella e che al Clandestino, famoso per il susci all'italiana, l'aperitivo la vede appunto abbinarsi alle bollicine francesi. da Peck a Milano la signora si concede poi al tocco di aristocratiche affettatrici Van Berkel, belle e rosse come gioielli di corallo.
e adesso scusate ma vado a comprarmi un etto di mortazza. oggi se mi gira mi preparo la spuma o forse la finisco semplicemente così, dentro un' umile rosetta.
certo che la mortadella per essere eclettica è eclettica. un po' trasformista, quasi trasversale. sicuramente vittoriosa. d'altronde va di moda. me la immagino persino a spasso con imprenditori del mocassino.
in quanto all'abbinamento con lo champagne, vediamo. io eviterei, e per scaramanzia non brinderei prima di lunedì. col prosecco.

1 Comments:

Blogger fiordizucca said...

viva la mortazza :))

tocchiamo ferro, ma poi brindiamo insieme ne? :)))

la spuma di mortazza? com'é?

buona weekend (*_^)

2:05 AM  

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