mia madre telefona la mattina della vigilia al solito orario improbabile. chiede retorica se mi ha svegliato. rispondo sbadigliando che no. mento, ovviamente e intanto scendo dal letto. vuole discutere con me del menù per la sera stessa. sapere se il fidanzato-filosofo preferisce salmone o branzino. che cosa ne so io? io non mangio pesce. intanto mi informa che a me cucinerà polpette di verdure. la vigilia, si sa, è di magro. poi felice e incoerente annuncia salame come antipasto. quando le faccio notare la contraddizione, dice che l'antipasto non conta. ma da dove viene questo doppio standard? e poi perchè se andiamo in vacca subito sull'antipasto, poi io mi devo accontentare di polpette di verdure, mentre tutti gli altri si sbafano felici succulento pesce? mia madre sembra non raccogliere. le chiedo cosa intende cucinare come primo piatto. dice che primo non ne fa. poi aggiunge: "solo ravioli di magro". la conversazione mi sembra surreale e dico di sì a qualsiasi cosa mi proponga, con il sospetto fondatissimo che mia madre ascolti solo in parte quello che le si dice. una specie di percezione selettiva e a intermittenza che crea problemi massivi di comunicazione con i figli. ma non solo con loro.
la sera a cena torna anche il figliol prodigo. il fratello opulento che viene accolto con tanto di spargimento di sangue di vitello grasso. cioè, volevo dire, con spargimento di squame di salmone grasso. arriva con regali per la famiglia comprati chiaramente mezz'ora prima. lo so perchè mezz'ora prima mi telefona per chiedermi cosa può regalare alla mamma. decidiamo per un ciondolo. mi telefona una seconda volta per chiedermi "quale ciondolo?". e poi un a terza volta per chiedermi "a quale catena lo mette il ciondolo , la mamma?". e io che-cazzo-ne-so!
che cosa voglio io invece non chiede. e difatti. e difatti questa mattina sotto l'albero trovo nel pacchetto argentato rigorosamente senza biglietto (la mia famiglia non scrive mai. MAI. forse per non lasciare prove?) una scultura khmer. una piccola ma pesante testa di arenaria che rappresenta la dea della salvezza e che io spero di cuore interceda per me. e mi salvi da queste feste. presto. ma anche prima.