giovedì, dicembre 28, 2006

hobbies e tempo libero

l'anno scorso il punto croce.
quest'anno lo yoga
nel 2007 chissà

prendere l'aperitivo è per sempre


mercoledì, dicembre 27, 2006

elogio della leggerezza

è che quando sto commentando Maria Antonietta, il film, e dico "ma voi avete visto un paio di All Star mischiate alle scarpe filologicamente settecentesche della real pulzella?", sottolineando con grazia e leggerezza l'esprit rock della Coppola, vorrei tanto che i soliti colleghi-dinosauri-impolverati non partissero con una filippica contro il mio aver riconosciuto una peraltro stra-notissima marca di scarpe. perchè questa conversazione non è, cari voi, il segno inequivocabile del mio essere frivola, ma piuttosto la conferma definitiva del vostro essere miopi.
e non sto parlando di diottrie.

e lasciam perdere che non vi ho parlato di Manolo. che lì proprio ci sarebbe voluto l'interprete.

lunedì, dicembre 25, 2006

natale con i tuoi. sicuro che lo vuoi?

mia madre telefona la mattina della vigilia al solito orario improbabile. chiede retorica se mi ha svegliato. rispondo sbadigliando che no. mento, ovviamente e intanto scendo dal letto. vuole discutere con me del menù per la sera stessa. sapere se il fidanzato-filosofo preferisce salmone o branzino. che cosa ne so io? io non mangio pesce. intanto mi informa che a me cucinerà polpette di verdure. la vigilia, si sa, è di magro. poi felice e incoerente annuncia salame come antipasto. quando le faccio notare la contraddizione, dice che l'antipasto non conta. ma da dove viene questo doppio standard? e poi perchè se andiamo in vacca subito sull'antipasto, poi io mi devo accontentare di polpette di verdure, mentre tutti gli altri si sbafano felici succulento pesce? mia madre sembra non raccogliere. le chiedo cosa intende cucinare come primo piatto. dice che primo non ne fa. poi aggiunge: "solo ravioli di magro". la conversazione mi sembra surreale e dico di sì a qualsiasi cosa mi proponga, con il sospetto fondatissimo che mia madre ascolti solo in parte quello che le si dice. una specie di percezione selettiva e a intermittenza che crea problemi massivi di comunicazione con i figli. ma non solo con loro.

la sera a cena torna anche il figliol prodigo. il fratello opulento che viene accolto con tanto di spargimento di sangue di vitello grasso. cioè, volevo dire, con spargimento di squame di salmone grasso. arriva con regali per la famiglia comprati chiaramente mezz'ora prima. lo so perchè mezz'ora prima mi telefona per chiedermi cosa può regalare alla mamma. decidiamo per un ciondolo. mi telefona una seconda volta per chiedermi "quale ciondolo?". e poi un a terza volta per chiedermi "a quale catena lo mette il ciondolo , la mamma?". e io che-cazzo-ne-so!
che cosa voglio io invece non chiede. e difatti. e difatti questa mattina sotto l'albero trovo nel pacchetto argentato rigorosamente senza biglietto (la mia famiglia non scrive mai. MAI. forse per non lasciare prove?) una scultura khmer. una piccola ma pesante testa di arenaria che rappresenta la dea della salvezza e che io spero di cuore interceda per me. e mi salvi da queste feste. presto. ma anche prima.

come la miro iniziò il 2006. e da lì si capiscono tante cose.

feste di natale un anno fa. l'amica single e cacciatrice dichiara che il capodanno lo passa con me.
comincia a dirlo a tutti un mese prima. a questo punto con che cuore la abbandono? lancio la campagna "Per Capodanno adotta una mignotta"*. amichevole si intende. lei lo sa e non si offende, anzi sorride. la campagna però non decolla, forse per mancanza di lancio adeguato sui media locali. così capodanno lo facciamo con lei. mangiamo come se dovessimo fare provviste per il letargo invernale, brindisi, baci e andiamo a dormire. c'è il ghiaccio per terra e si scivola.
e poi ditemi chi ben comincia...



* ricordate la campagna UNICEF "Adotta una pigotta"?. ecco, parafrasando quella, rispetto dovendo

Xmas is over (quasi) (e, aggiungerei, per fortuna)