sabato, aprile 28, 2007

bella. ciao.

anche quest'anno abbiamo liberato Milano, caro Stavrogin.

Mia madre chiama la sera per informarsi sulla mia incolumità fisica. A milano, dice: "ci sono stati tafferugli" e, a riprova di quanto detto, subito aggiunge: "l'hanno detto al telegiornale". La tranquillizzo mentre cerco di stabilire quale strano ingrediente abbiano messo nella zuppa di fagioli che tanto incautamente ho ordinato nella pittoresca osteria dove, sembra, finiamo per cenare quasi ogni 25 aprile. E dico "quasi" perchè, a questa simpatica trattoria milanese (dove la tv è perennemente accesa, il cameriere perennemente sudato, il menù invariabilmente pesante), alterniamo il ristorante cingalese, un capannone illuminato a giorno che sembra una festa di paese un po' speziata.
Si scopre, durante l'aperitivo, che ho perso i miei diritti di elettorato passivo e perciò mi è vietato proporre un ristorante alternativo alla pittoresca trattoria e al capannone mono-curry. Tutto questo perchè ho mancato per un paio d'anni l'appuntamento con la festa della liberazione.
La decisione del minculpop parrebbe irrevocabile. Sono una compagna che ha sbagliato.
Pago con la zuppa di fagioli. All'aceto. Ecco l'ingrediente segreto che la rende inmangiabile.

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1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sei mancata almeno quattro volte, tanto che il cameriere ti ha detto: "Sei nuova?"

8:48 AM  

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