martedì, aprile 24, 2007

adesso questo cosa c'entra?

mi viene in mente adesso e non so proprio perchè.
ero bloccata in areoporto. era natale. saltavano le feste quasi tutte insieme.
avevo mangiato insalata di cavolo in un paese minuscolo nel sud della serbia per una settimana. diviso piatti di cevapi con un canadese musulmano di origine asiatica. paranoico. temeva ci fosse carne di maiale nei cevapi. ordinava ginger ale che regolarmente non c'era. regolarmente si stupiva indignato.
per una settimana o giù di lì mi ero svegliata di notte al suono del canto del muezzin. in una stanza d'albergo dove la luce andava e veniva. l'acqua calda andava per lo più.
a belgrado avevo bevuto gin tonic in un risto-barcone sulla sava. poi vodka per scaldarmi, e per disperazione. l'impianto di riscaldamento era rotto nel barcone-ristorante; il cameriere si scusava di continuo inchinandosi. aveva un brutto riporto e una brutta divisa. ho pensato che il pollo era cattivo, le verdure scotte, mentre ascoltavo una storia d'amore finita da poco. una storia di innamoramenti repentini e abbandoni crudeli. poca pazienza alla seconda vodka. poca comprensione.
neve, in compenso, tanta. tanta che la macchina si era rotta quando stavamo tornando, subito dopo una curva dietro la montagna. ore ad aspettare in un piccolo posto di polizia sperduto. l'autista incazzato. freddo e pipì. catastrofe. nessun problema.
quell'ultima sera qualcuno aspettava già da ore a malpensa. qualcuno che c'era da poco. aveva infilato due libri di pennac nel mio zaino prima di partire. senza dire nulla. il primo regalo di natale, il più bello.
io a zurigo avevo una scheda telefonica gratuita offerta dalla compagnia aerea elvetica e un pranzo pre-pagato. le hostess sul piccolo aereo in rotta verso milano cantavano canti natalizi mentre offrivano tartine al salmone e flute di champagne.
alla fine di tutto erano le tre di notte. la vigilia ormai finita. i messaggi di auguri esauriti. era come se non fosse natale per niente. malgrado l'albero con la stella in cima nel salotto di casa di mia madre, io ero felice.

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2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

sempre belli i post de la miro in giro.....
sarà mica che vuoi ripartire?

poncherosso o ponchenero

6:25 AM  
Blogger miro said...

partire sì! hip! hip! urrah!

7:18 AM  

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