mercoledì, luglio 26, 2006

E son soddisfazioni.

torno dalla Macedonia bianca come un cencio. intanto tutti intorno a me sfoggiano abbronzature cioccolatose da vera estate.
decido di porre rimedio con due mattinate in piscina e una gita al mare.
mi rosolo di qua e di là disciplinata. ho uno scopo, io.

lunedì mattina la ragazza che viene a fare le pulizie da noi -ucraina, pelle chiara, ha fatto un solo misero giorno di mare la settimana scorsa ed è già tinta bronzo - mi guarda insospettita.
mi chiede: "ma non sei andata al mare?'"
soddisfatta rispondo: "sì!" e penso che adesso mi dirà che ho un bel colore.
invece dice: "non sei abbronzata. come mai?"
bofonchio qualcosa sugli indici di protezione troppo alti e mi chiudo in camera a deprimermi.

domanda numero 1: se la dermatologa mi dice di usare la protezione 50 e io sono brava e obbedisco, perchè poi devo essere punita e umiliata?
domanda numero 2: ma da quando le ucraine si abbronzano più di me che sono mediterranea e quindi portata all'abbronzatura?

Ma come è bello andare in giro per i colli parmigiani.

il cartello scritto a mano promette bene. dice "domenica pomeriggio torta fritta". accanto c'è un insegna che recita "alimentari" e uno stand con esposti i giornali. insomma si direbbe un concept store ante litteram. in realtà un posto come quelli che io mi ricordo quando ero bambina nei piccoli paesi ma che adesso non ce n'è più.

siamo sulle colline parmigiane, a Provazzano, e vaghiamo alla ricerca di un posto dove mangiare, quando incappiamo nel bar-trattoria-gastronomia-alimentari (cito pari pari dal loro biglietto da visita) Da Corradi. una terrazza con i fiori intorno dove ci sediamo fiduciosi in attesa. ed ecco che ci viene incontro una giovane signora dal sorriso contagioso e dai fianchi felici che comincia ad apparecchiare e intanto decanta il menù. il tutto con accento parmigiano. non so se rendo.
decidiamo che si chiama Luisa. ci sembra un nome adatto.
luisa ci spiega che la torta fritta non c'è ancora. iniziano a prepararla alla quattro. restiamo delusi, ma per pochissimo, e infatti subito dopo ci porta, nell'ordine:
selezione di salumi locali
sott'aceto fatti in casa (e raccomando! uh! se raccomando!)
ancora salumi (quello che luisa definisce "ancora due fette di prosciutto" è un vassoio intero di parma dolce)
2 porzioni tortelli fatti in casa, tre tipi diversi da assaggiare
1 porzione di cosce di pollo arrosto con patate e verdure alla griglia
un piatto con vari assaggi di torte rigorosamante homemade

torta fritta scordata. gola sciacquata con un rosso locale frizzantino e sincero e digestivi preparati da loro: grappa di prugnolo e grappa di liquerizia. e non contenti, omaggio della casa, un assaggio di distillato al mandarino.

mentre mangiamo, commentando rumorosi e felici e ringraziando la buona stella che ci ha guidato verso questo posto sperduto, un gruppo di frequentatori locali inizia una briscola al tavolo di fianco. sono le due del pomeriggio di una delle domeniche più calde dell'anno e ordinano whiskey. con ghiaccio, però. sono tutti rigorosamente uomini e hanno l'aria di chi il della briscola sa tutto e il whiskey se lo beve anche a colazione. complimenti.

paghiamo 20 euro a testa (!) e luisa ci accompagna nella stanza di fianco al bar, la gastronomia, dove quello che presumiamo essere suo padre ci affetta affabile e chiacchierone prosciutto e fiocco. c'è anche che tra noi si porta a casa il lardo battuto con le verdure. con il nostro prezioso bottino salutiamo a malincuore con gran sorrisi e promesse di arrivederci.

il battuto di lardo si rivelerà paradisiaco. il nostro amico commosso non parla d'altro da giorni e giorni.

Da gustare:
Da Corradi
Bar-trattoria-gastronomia-alimentari. Cucina tipica parmigiana.
Via Piazza 51
Provazzano
Parma

(chiuso il giovedì. domenica pomeriggio torta fritta. sabato sera tigelle)


lunedì, luglio 24, 2006

Ritorno da Balcani

sono tornata.
sono andata al mare a trovare l'amica pancia.
poi a un matrimonio sulle colline parmigiane.
ho dormito tanto.
bevuto prosecco nella mia enoteca preferita.
giocato con Gelsomina, la nuova gatta.
sono andata per saldi. e acquistato. l'ennesimo paio di sandali.
deciso dove andare in vacanza e acquistato il biglietto per istanbul. comprato la lonely turchia.
ho mangiato focaccia.
ho visto la mamma.
sono andata in piscina. alla comunale, al mattino alle dieci appena apre. nuotato con il fidanzato-filosofo.
ho mangiato prosciutto e melone. e pomodoro e mozzarella.
passata in uffcio a salutare chi non è ancora fuggito in vacanza.
pranzato con micamagda che mi ha portato un paio di mutande rosa shocking dall'america. che indosso.

lunedì, luglio 10, 2006

Diario dai Balcani. Surreale.

guardare la propria nazionale vincere i mondiali con commento in macedone. ovviamente non capire un tubo di quello che dice il commentatore. essere circondata da colleghi che tifano francia. cantare l'inno di mameli. essere fiera.

sabato, luglio 08, 2006

Diario dai Balcani. Qualcosa di utile?

Brunilda si stava lasciando morire sul marciapiede di fronte al nostro ufficio. ogni giorno piu' triste e piu' magra e piu' stanca. dormiva in mezzo all'indifferenza dei passanti.
abbiamo cominciato a portarle dell'acqua un giorno, poi cibo, infine abbiamo chiamato il veterinario che l'ha visitata in mezzo alla strada e vaccinata e curata. ci ha detto che e' un cucciolo di circa tre mesi e che si', in effetti si stava lasciando morire.
la gente ci guardava strano, non credo che capiti tutti i giorni di vedere qualcuno che si prende cura di un cane di strada. i passanti ridevano di noi e della scena in generale. quando il veterinario se ne e' andato l'abbiamo caricata in macchina e portata nel cortile di Nina, la mia assistente. in ufficio abbiamo deciso di battezzarla Brunilda.

Brunilda adesso si chiama Gina. e' stata rinominata dal papa' della mia assistente. dopo tutto noi le abbiamo salvato la vita, ma sara' lui a nutrirla da ora in poi. dorme sotto la finestra della camera di Nina e abbaia un sacco.